La chiesa della MADONNA DELLE GRAZIE originariamente era la parrocchiale detta di S. Giorgio. Ha preso il titolo attuale dopo il trasferimento dell'immagine della B.V. delle Grazie dalla chiesa della Madonna che era situata nella regione di Prato Casale, non lontano dalla cascina ancora attualmente detta 'della Madonna'.
La chiesa è antichissima, come risulta da una iscrizione che si legge nella seconda cappella. Risale al 1375 e fu consacrata nel 1411.
E' di grande pregio artistico: porta ancora l'impronta di un'architettura romanica, anche se è stata sostanzialmente riformata nelle ristrutturazioni eseguite nell'anno 1840 in cui venne edificata la rotonda che vi dà adito. Ricopre un' area di m2 120,26. Possedeva un campanile con due campane, due altari in cotto e due grandi quadri: uno dedicato alla B.V., l'altro a S. Giorgio, 18 candelieri in legno dorato, molti quadri votivi, ecc. Possedeva una rendita di £ 374, lasciata da don Bozzolo e amministrata dal Comune.
Dovunque in San Giorgio domina incontrastata l' arenaria, la cui morbidezza sembra essere un invito all'incisione. Ed è proprio dalle frasi, dai disegni incisi, soprattutto sulla parete sud della parte più antica della chiesa, che l'attenzione del visitatore è richiamata. Questi 'graffiti' narrano delle bizzarrie del tempo o rievocano quegli avvenimenti storici che più hanno colpito l'immaginazione popolare.
Alcuni fra i più significativi:
'1501 die 30 OC -Bris - BITHOTUS DE - LA VALLE - EMIGRA VIT',
'A 2 aprile - VENO LA NIEZA -un piede'
'1640 A dì 20 aprile - fu assediato Rosignano. Guerra del Monferrato'
'1696, 5 aprile venuta neve alta due piedi (poco meno di un metro) '
1713, dal 17 marzo sino alli 2 maggio ha sempre piovuto et li 28 aprile ha nevicato'
1733, il 23 marzo è venuta la neve alta un piede
1736 sono morte tutte le bestie bovine per il morbo epidemico e pestifero, fu la rovina di molti e di tutto il cristianesimo'l ;' Dai primi giorni... 1816/ Fino agli... di maggio 1817/ mai.
Tale epidemia è confermata anche dal seguente documento giacente presso l'Archivio Parrocchiale di Casorzo:'Comunicato fatto dalla Comunità di Casorzo, in tempo del morbo epidemico del bestiame l'anno 1736 li 17 Gennaro.L'anno del Signore millesettecentotrentasei ed al diciassette di Gennaro, giorno di martedì, in Casorzo ed nella casa del Comune convocato e congregato il Magg.re Consiglio del prevosto nel luogo del Sig. Piazzato Gian Andrea Carzella per istanza delli sig. Lorenzo Calcagno ed Domenico Beccaro ambi sindaci di questo luoco, precede il suono di campana...
Essendo che per disgrazia di questo paese siano alcuni mesi che crescendo in questi contorni il morbo pestilenziale nel bestiame senza che si possa trovare rimedio humano per tante prove e diligenze praticate e che per maggior disgrazia di questo luogo abbia il male incominciato anche nella casa di Giobatta Gatto, a cui sono morte tutte le bestie
pioggia, mai neve...'; '1827 l'anno-21 agosto una fatal procella ai colli di Casorzo fè tal danno che verno parve la stagion più bella'' 17 maggio1821 venne una tempesta terribile'; '1903 addi 19 aprile venne la brina! che viti e gelsi e frutti fu la rovina! sia in Italia che all'estero fu cosa seria! che certuni ebbero fortuna, altri miseria'; '1900, 30 luglio a Monza mentre che un assassino toglieva l'anima bella 1 di Umberto I con la rivoltella 1 un uragano ci travversava con furore 1 colmandoci di danno, pianto e dolore'; ' 190 tempestò piovì moltol vendemiando bondanza generalel di vino'; 'Giaccion qui le spoglie di Camera! Francesco, uom di strane voglie e di cervel grottesco'. Altri ricordano, con l'ausilio di un disegno, la cattura del celebre brigante 'Mussolino', raffigurato a testa bassa mentre è condotto in carcere da due gendarmi in alta uniforme; o i pionieri del volo, attraverso la raffigurazione di una primitiva e fantastica bicicletta. Qualcuno pensa che il disegnatore si sia riferito alla ' bicicletta volante Scarabello Gualtiero': si tratta di una bicicletta con ali ed un alettone sul coraggioso pedalatore.
Vi sono poi altre scritte, altri graffi ti indecifrabili e disegni ricorrenti(stelle, pesci paleocristiani, croci, roncole, piedi stilizzati).